giovedì 7 aprile 2022

Terra del Sole un ciclostile "antico"

 Terra del Sole un ciclostile "antico"

 

 



 

 

 



“La città ideale - Fortezza della Romagna fiorentina” uscì in prima edizione nel 1979.

Copertina rigita in tela con sovracoperta illustrata. Un librone bello grosso, 438 pagine, con illustrazioni in bianco e nero “fuori testo”.

L’autore, Don Enzo Donatini, parroco di Terra del Sole.

Conservo di quella “prima” due copie, una ancora intonsa, mai sfogliata, l’altra letta e riletta, “vissuta”, con tanti paragrafi e note al testo che ho minuziosamente sottolineato per memorizzarne i contenuti da approfondire e indagare con più precisione.

Credo che quel libro sulla Storia del mio paese sia stata acquistata da tutti i terrassolani miei compaesani e sia presente in tante biblioteche domestiche.

Nel tempo, in seguito alle tante presentazioni pubbliche, ai confronti con l’autore, ai tanti dibattiti critici, alle ricerche storiche e d’archivio che si sono susseguite da “quella prima opera”, Don Enzo ha fatto ristampare altre edizioni, integrate aggiornate in diversi passaggi.

Nella sostanza, nel fondo della narrazione, in quella ricerca storica è però rimasta evidente la passione e l’amore che Don Enzo ha espresso nei confronto del Nostro paese, della Nostra cittadella fortificata medicea, di impronta toscana in terra di Romagna.

    Già dalla prefazione della prima edizione Don Enzo dichiara apertamente che tutto il contesto che riguarda la nascita e lo sviluppo storico e sociale, urbanistico e artitettonico è figlio di un umanesimo che si è materializzato a Terra del Sole.

Una visione molto idealizzata che in molte parti della sua ricerca ha portato a enfatizzare abbandonando lo spirito critico e distaccato che dovrebbe ispirare e orientare il ricercatore storico.

    Ma Terra del Sole è stata per Don Enzo una seconda madre, una seconda famiglia, sicuramente una casa e la sua “passione” è probabilmente comprensibile e giustificata.

Terra del Sole ha accolto Don Enzo, appena ordinato sacerdote, fin dalla primavera del 1944 mentre imperversava la guerra. Dieci anni dopo subentra come arciprete della chiesa parrocchiale di Santa Reparata, posta al centro, nel cuore, della cittadella fortificata, difronte alla piazza e al Palazzo Pretorio.

Don Enzo ha amato profondamente Terra del Sole forse anche di più degli stessi terrassolani autoctoni.

    Oltre al suo tipografico saggio storico su Terra del Sole conservo, con gelosia, ingiallito dal tempo, un ciclostilato su fogli delicati, come di carta velina, di quelli fatti con la stampante che era in canonica e con cui si stampavano anche i bollettini domenicali. Sei pagine, in un formato oggi non più in circolazione, dattiloscritte e con alcuni disegni fatti a mano.  Terra Del Sole Cittadella Medicea, un “ciclostilato in proprio”, datato 7 Giugno 1958, poco più di due mesi prima che io nascessi nel “borgo di sotto”.

Sono forse uno degli ultimi nati in paese, con l’ausilio della balia e non all’ospedale forlivese. Sono stato bazzettato da Don Enzo che mi ha anche cresimato.

Ho frequenato l’asilo delle suore, in parrocchia ho fatto il “catechismo”, sono stato anche chierichetto alle messe di Don Enzo e l’ho accompagnato alle benedizioni pasquali nelle case del paese. Ho partecipato a tutte le iniziative della parrocchia, dalle “colonie estive” alle gite a Monte Paolo, ai campeggi sull’Appennino. Alle recite natalizie nel teatrino del “Calderone” impersonavo sempre Gesù bambino. Ho frequentato le scuole elementari quando erano ancora dentro al Palazzo Pretorio. Don Enzo è stato anche il mio insegnante di religione alle scuole medie.

A noi bambini Don Enzo ci ha sempre raccontato, fatto conoscere e amare il Nostro piccolo paese, come fosse un gioiello antico e prezioso da preservare con gelosia.

Assieme ai coetanei ho “esplorato” ogni angolo della fortezza, dalle gallerie delle “casematte” alle cantine e ai solai delle case nei borghi.

Poi crescendo sono uscito da “dentro le mura” e ho conosciuto anche altri appassionati di storia locale, come il laico Abramo Tronconi al quale si deve la prima biblioteca comunale. Abramo si è adoperato attivamente  per salvare dalla polvere degli scantinati del municipio i documenti antichi che sono diventati l’Archivio storico di cui mi vanto di aver avuto l’onore di inaugurare.

Ho sempre reso pubbliche le mie critiche, costruttive e non polemiche, verso la ricerca storica di Don Enzo su Terra del Sole impostata con quella sua lente un po’ deforme di chi ha scritto una grande dedica d’amore.

Ma riconosco a Don Enzo il merito enorme di aver fatto emergere in noi terrassolani l’amore verso il Nostro paese. Forse quel vecchio ciclostilato è la prima vera prova di stampa della passione di Don Enzo.

[Don Enzo Donatini, Londa (FI), 19/04/1920 - Terra del Sole (FC) 17/09/2016]

 Forlì, 7 aprile 2022 - Claudio Torrenzieri

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