La trascrizione di questi documenti riveste un'importanza enorme per la storia urbanistica della città-fortificata di Terra del Sole.
Questi documenti ci consentono, per la prima volta, non solo di datare la trasformazione viaria, interna ed esterna al perimetro difensivo murario della fortezza, ma anche di leggere e rappresentare come era organizzata la struttura urbana originaria della fortezza stessa.
Le opere che vengono periziate ed eseguite si datano al periodo immediatamente successivo alla riorganizzazione amministrativa del Granducato (
La riforma amministrativa del Granducato di Toscana) e alla conseguente "smilitarizzazione" e "sdemanializzazione" della fortezza stessa.
Dalla lettura dei documenti appare evidente che fin dalla sua costruzione la fortezza possedeva un solo accesso posto, in direzione di Castrocaro, sotto la rocchetta di Porta Fiorentina, ma non eravamo in grado di leggere come questo ingresso fosse organizzato da un punto di vista prettamente urbanistico.
rilievo della cittadella fortificata con le rispettive porte, qui citate con la denominazione Quartiere del Capitano e Quartiere del Maggiore, ed i 4 torrioni angolari con contramine e aree boscate all'interno - rilievo del palazzo inserito nel proprio contesto della cittadella fortificata; indicato il cortile interno con pozzo - rilievo della chiesa inserito nel contesto urbano della cittadella fortificata, con perimetrazione dell'orto attiguo - rilievo della chiesa sulla ex via Lungo le Mura inserito nel contesto urbano della cittadella fortificata; indicati il vicino orto e mulino per polvere da sparo - pianta, scala braccia 300 fiorentine - rilievo (1747, iscr.) In: disegno su carta opaca a china, acquerello, lapis
Così come non si era in grado di leggere e rappresentare le strutture edilizie di accesso alla fortezza perché i manufatti odierni non lasciano tracce pre-esistenti.
Si era a conoscenza della presenza di un ponte d'accesso esterno e, pur avendone la descrizione mancava però una sua rappresentazione grafica.
Le minute delle missive e delle perizie fanno riferimento a "disegni acclusi", ma questi non sono presenti nella documentazione archivistica locale, per cui ci siamo spinti fino a Firenze a ricercare le relative corrispondenze.
Ma all'Archivio di Stato di Firenze non si trovano più i documenti di riferimento che ci interessano, sia le missive di risposta sia i cosiddetti "disegni acclusi".
Solo un'intuizione ci ha portati a svolgere la stessa ricerca nell'Archivio Comunale di Firenze, intuizione che non aveva di per se grandi speranze in quanto la documentazione di cui trattiamo poteva essere solo nell'archivio di Stato depositario delle memorie del Granducato.
Invece, con la riforma amministrativa di Pietro Leopoldo una parte consistente di documenti è confluita in quella che sezione così detta della Provincia e quindi come tale soggetta al controllo non più del potere centrale del Granducato ma di quello decentrato dei Vicariati.
In effetti ricercando le corrispondenze di date, abbiamo ritrovato in una miscellanea settecentesca di mappe proprio le carte a cui facevano riferimento le missive e le perizie di Terra del Sole.
Le carte non presentano una datazione certa, ma le titolazioni, le descrizioni e le legende presenti a corredo delle mappe non lasciano dubbi in proposito, siamo in presenza dei rilievi eseguiti per lo svolgimento dei lavori descritti nei documenti d'archivio di Terra del Sole.
La rappresentazione grafica è precisa e puntuale al punto che gli interventi edilizi di trasformazione sono evidenziati con una coloritura acquarellata (in giallo per le demolizioni e in rosso per le nuove costruzioni).
Si scopre così che l'accesso dalla Porta Fiorentina avveniva con un percorso "tortuoso" tutto interno alla rocchetta e non in linea retta dal ponte esterno come è al presente dopo le trasformazioni dell'epoca.
Atti dei Cancellieri F. 33 Francesco Lupi
Archivio storico di Terra del Sole
Carta 37 v. r. + carta 38v (pianta della strada da Castrocaro a TDS con ponte sul Rio sasso) continua a carta 42v r
carta 86 verso copia Adi 9 Gennaio 1775
Dimostrazione delle spese, che all’incirca si crede necessaria per l’ampliamento della Porta della Terra del Sole e porta da farsi per unire, che guarda verso la Città di Forlì, situata sotto il quartiere del S.re Maggiore, con l’importare della spesa per la fare la nuova strada, fino all’antica e praticata strada, che conduce a Forlì e Faenza.
rilievo della porzione centrale della Fortezza con Porta Fiorentina con indicazione di una porzione di città al di dentro ed al di fuori delle mura; sovrapposto tra lo stato di fatto e quello di progetto conseguente i lavori di allargamento della strada di accesso alla fortezzapianta, scala braccia 60 fiorentine - rilievo, progetto di riduzione (1761, attr.) In: disegno su carta opaca a china, acquerello di: De Baillou F.
rilievo della porzione centrale della Fortezza con Porta Fiorentina con indicazione di una porzione di città al di dentro ed al di fuori delle mura; sovrapposto tra lo stato di fatto e quello di progetto conseguente i lavori di allargamento della strada di accesso alla fortezza sezione, scala braccia 60 fiorentine - rilievo, progetto di riduzione (1761, attr.) In: disegno su carta opaca a china, acquerello di: De Baillou F.
1mo: Per formare la porta dell’ingresso in diritta linea del ponte, e del corpo di guardia, e così si fugge la ripida tromba per cui va fatto un sfondo sotto il finestrone che da lume a detto corpo di guardia, con farvi le spallette di grossezza di un braccio, e larga simile, consistente in tutto braccia 20, da valutarsi lire 6 il braccio comprese le cantine, ed armature, lo sguancio di detta porta consiste in braccia 22 da valutarsi lire 3 il braccio, quale va collegato con l’area, e spallette secondo l’arte, e questo importa tutto scudi bolognini 186 e per l’atterramento del muro se sfondo scudi bolognini 30
Va riserrata la tromba con un muro di mezzo braccio, che quadre ve ne occorreranno braccia 100: a ragione di lire 1:10 il braccio importa scudi bolognini 150
Altro sfondo simile da riserrarsi, con lasciarvi una porta in mezzo, e vi occorre li stessa spesa di sopra scudi bolognini 150
Vanno rifatte due spallette all’ultimo arco del ponte, che in oggi sono di legno, e queste doveranno essere grosse un quarto di braccio, e lunghe tutte e due circa 20 braccia, che si valutano per una il braccio importo scudi bolognini 30
Uniti alla suddetta porta vi occorrono due muri per formare la strada e ritenere il ripieno di essa, il primo che resta a mano destra dovrà essere lungo braccia 30 fatto ad angolo ottuso, alto braccia 4 di ragguagliato, grosso in pianta un braccio e un quarto, e nella sommità tre quarti, che si valuta scudi bolognini 1:10 il braccio importa scudi bolognini 120
L’altro muro dovrà essere di braccia 60 quadre, e sosterrà la terra, che rimane superiore alla strada ed importa scudi 90
Per fare lo sterro, vi occorreranno in circa scudi 70
Per formare la strada con suo selciato sopra a calcina, con fondi di ghiaia, lungo braccia 30, e larga braccia 8, a ragione di scudi bolognini 23:4 il braccio importa 160
E più braccia 192 di selciato di sasso per cultelli, che forma il totale della strada per unirsi al borgo, che a scudi bolognini 20 il braccio importa 96
L’altra porta da farsi nuova per opere in quanto simili alla sopra descritta vi occorrerà la spesa che si riporta tutta in un corpo di scudi bolognini 892
rilievo della porzione centrale della Fortezza con Porta Romana con indicazione di una porzione di città al di dentro ed al di fuori delle mura; sovrapposto tra lo stato di fatto e quello di progetto conseguente i lavori di allargamento della via Maestra con indicazione della riapertura della porta pianta, scala braccia 60 fiorentine - rilievo, progetto di riduzione (1761, attr.)
In: disegno su carta opaca a china, acquerello di: De Baillou F.
rilievo della porzione centrale della Fortezza con al centro Porta Romana; sovrapposto tra lo stato di fatto e quello di progetto conseguente i lavori di allargamento della via Maestra
sezione, scala braccia 60 fiorentine - rilievo, progetto di riduzione (1761, attr,) In: disegno su carta opaca a china, acquerello di: De Baillou F.
Per sfondare la porta già esistente, la quale si vede riserrata con un muro grosso braccia 6 fu considerato occorervi la spesa in circa di lire 100
Per fare il selciato sotto il voltone dove esiste la porta suddetta che ve occorrono braccai 40 di lunghezza e braccia 8 di larghezza a scudi bolognini 13:4 il braccio importa 213:6.8
Sotto detto voltone c’è uno sfondo che serviva per camino in oggi rovinato, come pure altre due usci senza porta, che vanno riserrati, e il tutto murato con la spesa in circa scudi 70
Usciti fuori dalla porta a seguitando la nuova strada va fatto un ponticello per servizio del corpo dell’acque della fossa lunga braccia 8 e di luce braccia 4 e di rigoglio braccia 1 e mezzo mporta scudi bolognini 132
Che per una parte posa sul muro maestro e dall’altra vi occorre la sua pila di braccia 4 di altezza e di grossezza braccia uno e mezzo lungo braccio otto, si riporta lire 72
Le pedate di detto ponte dovranno essere di lunghezza braccia sedici, e alte braccia tre, di ragguagliato grossa un braccio, che ascendono a braccia novantasei a scudi bolognini 1:10 il braccio importano 144
Va fatto il ripieno di sasso grosso, dentro la detta pedatura e vi occorrerà la spesa di lire 50
Va fatto braccia venti di selciato in calcina, largo braccia otto che si valuta scudi bolognini 13:4 il braccio importa 106:13:4
Unito a dette pedate vi occorrerà il suo inghiaiato per formare la nuova strada di braccia dugento sessantotto di lunghezza, e braccia otto di larghezza, con sue guide d’ambo le parti alte mezzo braccio con empirà dentro di tutto sasso grosso, e sopra ghiaia minuta, fatta a schiena d’asino alta sul colmo un braccio che a ragione di soldi cinque il braccio scudi bolognini 536
In seguito si ritrova un monticello, quale per la lunghezza di braccia ottanta, e largo braccia otto, vi occorrerà lo sterro alto braccia due di ragguagliato, vi occorrerà la spesa di circa 100
Per la suddetta estensione di braccia ottanta, vi occorrono le sue spallette alte un terzo di braccio, con impirle di sasso grosso e ricoprirle di ghiaia minuta fatto a schiena d’asino, alto in mezzo due terzi di braccio, che si valuta soldi bolognini 1:6:8 il braccio
Andante in porta 106:13:42
Si trova il Rio detto di Calbora, sopra il quale vi occorre un ponte, con sue pile, alte braccia sette, e grossa braccia due, e lunghe braccia otto, a lire una a soldi 20 il braccio importano soldi bolognini 168
La volta di detto ponte, sarà lunga braccia otto, e di luce braccia sei, con braccia due di rigoglio, che si valuta lire tre il braccio quadro compresovi cortine e armature importa soldi bolognini 192
A detto ponte vi vanno fatte le sue pedate, che ascendono a braccia trentadue, alte braccia sei, e grosse braccio mezzo, che a lire una e soldi 10 il braccio importano soldi bolognini 432
Sopra la volta, si dovrà farvi lo smalto, e il resifianco, con la spesa sopra detta la spalletta di detto ponte da farsi d’assito le parti di lunghezza braccia dieci l’una, e alte braccia uno e grosse tre quarti, e coperte con sua guida di pietra lavorata a scalpello, si valuta lire 2 il braccio importa soldi bolognini 40
Sopra detto ponte si dovrà fare il suo selciato a calcina lungo braccia 10 e largo braccia sei e mezzo, che a soldi bolognini 13:4 il braccio importano 43:6:8
Seguitando la strada che da detto ponte conduce a altra strada maestra sopra il rio spadone, e passa sopra i beni dei signori Giulianini per la lunghezza di braccia 170 e larghezza braccia otto da farsi come l’altra descritta, che a lire una soldi sei e denari 8 il braccio andante importa il tutto soldi bolognini 226:13:4
Altra strada che rientra in altra, che conduce pure a Forlì, e confina col fiume Montone, necessaria farsi per chiudere tutta la strada, e così obbligare li passeggieri a passare dentro la Terra del Sole, e questa di lunghezza braccia 300, e per la lunghezza braccia sei, che a lire una il braccio andante importa 300 e da farsi come la sopra descritta dovrassi poi stimare il solo, che si occuperà con detta strada, e a riserva di braccia otto, che la possiede li signori fratelli Giulianini, tutto l’altro è di sua altezza reale, in oggi è a livello al sig. Giuseppe Giulianini, e dal signor Angelo Ronchivecchi.
Vincenzo Magli Deputato
Io mastro Piero Biagiolini muratore della parte e perito detto per formare la sopra descritta relazione, quale ho fatta con l’intervento e assistenza del sopradetto s.re Vincenzo Magli, a fermo et approvo in tutte le sue parti il contenuto di essa …. In fede mano propria
carta 90 recto
Illustrissimi signori,
essendo stata per partito del di 9 del corrente luglio 1775 dalle signorie loro illustrissime commessa a me Giorgio Brenti di Portico, e Pietro Biagiolini di Castrocaro l’esecuzione dei lavori da farsi per aprire la Porta della Terra del Sole, e fare una nuova strada che vada a unirsi e imboccarsi nella strada vecchia, che conduce a Forlì e Faenza, con spesa di cinquemillasei lire, soldi tredici e denari quattro: che però essendomi io nel di 12 luglio antedetto trasferitomi in faccia del luogo per operare e vedere la situazione del sito destinato per fare, e formare la nuova strada, ed avendo veduto, che una porzione di essa dovrebbesi fare, secondo la relazione, in luogo assai paludoso, poco battuto dal sole a motivo delle mura della fortezza, e del palazzo del Signor Maggiore, sottoposto a ghiacci, e nevi in tempo d’inverno e per conseguenza in detto tempo impraticabile, ed anco in altro, in cui abbondassero le piogge; e premendomi d’incontrare il genio di Sua Altezza Serenissima, perché non debba dispiacerli la spesa, che s’impiegherà in detta strada, come anco perché non siino in appresso moltiplicate alla Comunità le spese nel doverla mantenere, e nel tempo stesso per non oppormi ad essere riconvenuto, che dopo aver visitato il luogo, e conosciuto l’abaglio preso, non ebbi detto il mio parere e debole sentimento. Avanzo pertanto alle signorie loro illustrissime queste mie riflessioni per non esserne responsabile in caso non piacesse il lavoro eseguito nella situazione descritta nella relazione, soggiungendogli e mettendogli in veduta, che questo tratto di strada, con la medesima spesa o poco piu’, potrebbesi fare circa braccia trenta piu su, in sito piu’ eminente, piu’ aperto, piu’ esposto al sole, piu’ stabile, piu’ comodo, e non sottoposto a divisati pericoli ed altri, che di esporre tralascio.
In caso poi che le signorie loro illustrissime voglino, e comandino, che questo tratto di strada sia fatto nel luogo descritto dalla relazione, io lo eseguirò a norma delle loro determinazioni, sempre però senza quel pregiudizio, e danno, che me ne potrebbe resultare per tali dipendenze. Che è quanto, rimettendomi sempre al piu’ saggio loro parere. E con umile ossequio mi dichiaro
Delle signorie loro illustrissime
Adi, 16 luglio 1775
Umilissimo, devotissimo,servilissimo Giorgio Brenti Capo muratore.
rilievo del dissesto murario di una porzione della cortina muraria della fortezza; i dissesti sono individuati tramite lettera e descritti in legenda
prospetto, pianta, scala braccia 50 fiorentine - rilievo, progetto di restauro (1761, attr.)
rilievo del dissesto murario di una porzione della cortina muraria della fortezza con indicazione dei materiali
sezione, scala braccia 20 fiorentine - rilievo, progetto di restauro (1761, attr.)
In: disegno su carta opaca a china, acquerello di: De Baillou F.
Carta 91 recto
Adi 4 agosto 1775
Illustrissimi stimatori della lega della comunità della Terra del Sole , e Castrocaro, si porteranno a visitare, riscontrare e descrivere i beni liberati tanto dentro che fuori, di questa soppressa fortezza, concessi a livello alti (sic)…Angiolo Ronchivecchi da Sua Altezza Serenissima, a cui appartiene tal terreno, con dare la giusta e fedele stima di ciò che paia per occuparsi a forma della relazione di Maestro Pietro Biagiolini , capo muratore in occasione della nuova strada, ed apertura della porta, che guarda la città di Forlì, come ancora per lo sfondo del muro che si fa alla vecchia porta, con dare la sua valuta a quelle braccia di terreno, che si occup, il tutto come dalla relazione alla mano ed assistenza del Capo Mastro Giorgio Brenti direttore ed esecutore di tali lavori.
Nelle stime suddette indicheranno il Signor Angiolo Ronchivecchi livellario, acciò possa essere presente alla medesima oppure delegare la persona, come ancora per ciò che riguarda l’intereresse di Sua Altezza Serenissima, chiameranno il Signor Vincenzo Magli come rogante e deputato dall’Amministrazione quale rappresentante della città di Firenze.
Dapprima eseguiranno quanto sopra alla presenza dei signori rappresentanti e deputati la Comunità (carta 91 v.) a cui appartiene l’invigilare ed il tutto faranno con esatta puntualità , e coscienza,……al giuramento da essi preso….separatamente e da me descrittoli ….
Stefano Giulianini estimatore.
E terminata che avranno detta perizia e stima porteranno il tutto ben dettagliato in questa cancelleria con specificato capo per capo e tutto a regola d’arte e conforme al proprio preciso loro dovere …..
Angelo Abbondanzi
Jacopo Valentini
Francesco Lupi cancelliere
Adi 17 agosto 1775
Noi stimatori della lega d’ordine come sopra ci siamo portati in questo giorno unitamente con i suddetti rappresentanti la Comunità per visitare un pezzo di terreno di Sua Altezza Reale situato all’interno di questa soppressa Fortezza della Terra del Sole, e contiguo al quartiere dove abitava il Capitano al tempo del presidio, e annesso alla vecchia Porta, che conduce a Castrocaro, nel qual terreno vi deve ora passare la Nuova strada a primo direttamente la lunghezza di braccia 201, e larghezza di braccia 10, e per detto terreno obliquamente per la lunghezza di braccia 12 e larghezza di braccia 6 , essendo la misura presa dai Capi Maestri Muratori Giorgio Brenti e Pietro Biagiolini, avendolo dunque presentemente esaminato e considerato del medesimo la posizione e direzione, abbiamo veduto essere un terreno sassoso,che forma parte del stelicidio (SIC ???) che circonda detta abitazione, ed in oggi volgarmente vien detto Fossone,ed abbiamo notato essere detto Fossone stato fatto non tanto per dare il corso alle acque, ma ancora per dar la luce a tre camere sotterranee denominate cantine, sicchè giudichiamo non esservi nulla da stimare, solo è necessario di domandare all’Altezza Serenissima la grazia per ridurre detto terreno in una posizione diversa da quella che è di presente per potervi sopra formare il predetto prezzo per la nuova strada.
Abbia in oltre esaminato e considerato il margine di detto Fossone sul quale devesi dirigere la detta strada, ed abbiamo trovato esservi alcune piccole piante di gelsi non ridotte al domestico, delle quali se ne dovrà levare una, e per quanto ci dimostrano le nostre giuste osservazioni fatte crediamo di dovere quella considerare lire due.
Ci siamo ancora unitamente con i sopra nominati signori rappresentanti la Comunità portati a visitare altro pezzo di Terreno parimenti di Sua Altezza Reale nell’interno della già detta soppressa Fortezza della Terra del Sole e questo situato sotto all’abbitazione, che in oggi viene abbitata dal Magistrato Niccolò Gherardini, ed annesso alla nova Porta, che conduce a Forlì, ed avendovi dunque fatto la nostra giusta riflessione , veduto, e considerato quanto era da considerarsi, abbiamo rilevato essere questo similmente: parte dello stilcidio (SIC???), che circonda detto casamento volgarmente detto Fossone , ed abbiamo osservato che sopra detto terreno vi dovrà passare la nuova strada per la larghezza di braccia dieci e lunghezza di braccia 48, essendo la misura presa da già nominati Capi Muratori Brenti e Biasolini , e giudichiamo non esservi nulla da stimare, solo essere necessario l’ordine di Sua Altezza Reale per ridurre quel terreno in una diversa posizione, per sopra formarvi la nuova strada.
In oltre abbiamo osservato il margine di detto fossone, sul quale dovrà dirigersi la nuova strada, che conduce alla strada pubblica nel quale vi sono tre piccole piante di gelsi non ancora ridotte al domestico, le quali si dovranno levare, e stimiamo quelle alla ragione di lire due per ciascheduna, che è quanto potiamo dire essendo le nostre osservazioni e perizie.
Io Stefano Giulianini uno degli estimatori della lega, mano propria
Io Giovanni Grazioli uno degli estimatori della lega, mano propria
Io Gregorio Giovannini rappresentante la Comnunità approvo la suddetta stima in tutte le suddette parti e per non saper scrivere prego me servizi Barboni che per esso facessi la presente sottoscrizione conforme a fatto di suo ordine e presenza …
Io Pierro Cicognani come uno dei rappresentanti la Comunità approvo la suddetta stima
27 settembre 1775 Francesco Lupi Cancelliere. (carta 92 verso)
Carta 95 recto
Adi 29 Aprile 1776
Descrizione dei lavori fatti da noi Giorgio Brenti e Pietro Biagiolini Maestri Muratori a tenore degli ordini et ad instanza de signori rappresentanti la Comunità della Terra del Sole per aprire le porte, e fare la nuova strada, cha và ad unirsi alla vecchia, e l’altra, che si dirama verso il fiume Montone.